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Subtronics – “FRACTALS” (2022)

Scusatemi, non ho resistito. Devo includere un po’ di musica ignorante e rumorosa all’interno di questa rubrica. Tra le cose ovvie e scartate spiccano Skrillex, i Metallica e qualsiasi opera terrorcore; sicuramente due di queste saranno oggetto di appuntamenti futuri. Per adesso, invece, questo Mercoledí Musicale vede come protagonista un album relativamente recente, ma che mi ha aperto gli occhi riguardo la scena dubstep moderna, che va ben oltre gli arcinoti Zomboy e Virtual Riot. Lasciate, dunque, che vi presenti “FRACTALS” dei Subtronics.

La sensazione di fondo è quella del grattare di ogni brano contro una barriera sonora che fatica a mantenerlo nei limiti. Questo classicone della dubstep è accentuato da suoni secondari che esplodono anche se a volume effettivo basso. Non mi aspetto che questa caratteristica piaccia a tutti, ma di sicuro ha il suo senso estetico e “tecnico” in un genere piú grande (l’elettronica da ballo) che non è mai uscito dalla loudness war.

Questa (op)pressione sonora è accompagnata da influenze metal, drum ‘n’ bass e anche da un tocco di musica per cinema. Quest’ultima è evidente nella prima traccia, O.P.U.S., che imposta un tema quasi-futuristico per tutto ciò che segue. Le canzoni che consiglio di piú sono Gummy Worm, la piú equilibrata nonché il singolo che mi ha fatto scoprire l’album; Gassed Up, una delle piú spinte dal punto di vista del muro sonoro; Into Pieces, di cui consiglio soprattutto il riarrangiamento acustico che mi pare di aver sentito su Spotify tempo addietro.