Adorno sul consumo di media
Stavo leggendo Minima Moralia di Adorno, quando mi sono imbattuto nell’aforisma 76, chiamato Pranzo di gala.
Un altro utente nella media.
Stavo leggendo Minima Moralia di Adorno, quando mi sono imbattuto nell’aforisma 76, chiamato Pranzo di gala.
Come capita da un po’, prenderò spunto spudorato da un thread di Hacker News per gettare i miei due centesimi nella fontana della Rete. La richiesta di questo Ask HN era molto semplice: è possibile bilanciare l’esposizione delle proprie opinioni?
Il sistema degli hashtag di Instagram è l’esasperazione definitiva di una tendenza umana (quasi troppo umana) che mi dà alquanto fastidio, benché ci sia dentro anche io con tutte le scarpe. Come specie non riusciamo a frenare il nostro impulso classificatore; se qualcosa esiste, deve poter essere messo dentro un contenitore, dev’essere definito.
Qualche anno fa feci l’errore di accettare l’invito a una grigliata con gli amici a ridosso di Ferragosto. La giornata andò benissimo, mi divertii un sacco e imparai pure a giocare a freccette (ovviamente ero e rimango uno scarsone). Il problema fu il giorno dopo: avrei dovuto sostenere un esame, e di quelli neanche troppo facili, la mattina. Ma la notte tra la grigliata e l’esame non dormii: avevo esagerato con la Coca Cola, ero al contempo gonfio e nevrotico. Il risultato fu disastroso: non bastò il caffè a farmi stare sul pezzo; mi ritirai e ritentai il mese successivo.