Adorno sul consumo di media
Stavo leggendo Minima Moralia di Adorno, quando mi sono imbattuto nell’aforisma 76, chiamato Pranzo di gala.
Un altro utente nella media.
Stavo leggendo Minima Moralia di Adorno, quando mi sono imbattuto nell’aforisma 76, chiamato Pranzo di gala.
Ho trovato questo articolo di marginalia su Hacker News. Dato che l’argomento mi interessa non poco, ho deciso di tradurlo in italiano. Gli errori che trovate sono tutti miei, state tranquilli.
Come capita da un po’, prenderò spunto spudorato da un thread di Hacker News per gettare i miei due centesimi nella fontana della Rete. La richiesta di questo Ask HN era molto semplice: è possibile bilanciare l’esposizione delle proprie opinioni?
Un post su Hacker News ha destato il mio interesse: si tratta di un articolo del 1899 riguardo la “nuova” abitudine di leggere sui mezzi di trasporto al posto di conversare.
Molte delle cose che facciamo ammettono uno o piú modi “ottimali” di essere fatte. Non parlo solo di produzioni industriali o di strategie finanziarie: anche gli hobby e le attività fatte per piacere hanno in sé delle “scorciatoie legittime” e della conoscenza che permetta di non rimanere impantanati.
Il sistema degli hashtag di Instagram è l’esasperazione definitiva di una tendenza umana (quasi troppo umana) che mi dà alquanto fastidio, benché ci sia dentro anche io con tutte le scarpe. Come specie non riusciamo a frenare il nostro impulso classificatore; se qualcosa esiste, deve poter essere messo dentro un contenitore, dev’essere definito.